Da tempo sono conosciute innemerevoli caratteristiche farmaceutiche riconosciute alla canapa indiana, (marijuana, hashish).
Uno studio effettuato da IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma, pubblicato anche su una rivista internazionale “Journal of Molecular Medicine” a messo in evidenza il principio che svolge l’azione della cannabis e lo stato gassoso dell’ossido di azoto, riuscendo a indirizzare l’ossido di azoto al ricettore cannobico di tipo 2 per cure neuroprotettivo o neurotossico,
Si apre quindi una nuova strada da studiare per nuove cure della sclerosi multipla e dell’ictus.
Gia in passato alla Marijuana sono stati attribuiti poteri antidolorifici, stimola l’appetito, cura dei tumori.
Uno dei pionieri che ha sostenuto la cannabis per uso terapeutico è Rick Simpson, che in america si è battuto per fare provare gratuitamente il suo olio miracoloso chiamato “Hemp oil”, sono diverse le testimonianza a favore.
Studi universitari confermano che l’olio ha ben 420 molecole che provoca la morte delle cellule ammalate, lasciando intatte quelle sane.
Ricordiamo comunque che in Italia è vietata l’uso, la coltivazione, il commercio.