Non molto tempo fà il nostro capo di stato, sig. Napolitano in merito alla crisi economica ha dichiarato, non siamo la Grecia.
Io aggiungo, PECCATO, visto che ormai gli italiani sono strozzati come non mai, ed a ottobre l’iva si alzera al 23%.
Torno a ribadire che senza tagli di spesa (vedi articolo), siamo sulla via del precipizio, le tasse sono altissime, e salgono sempre di più, la pensione sempre più lontana, i delinquenti sono fuori dalle carceri e per finirci dentro ormai bisogna commettere un omicidio (già perchè se faccio una strage, poi faccio il pentito, mi danno pure la scorta e uno stipendio).
Magari fossimo come la Grecia, o come tutti quelli stati che sono in crisi, almeno in quelli stati, non hanno strade, città, lavoro, ma un domani poterbbero relizzare le risorse che non hanno mai avuto, in Italia c’è già tutto, ma funziona malissimo e per mantenere tutte questo cose, non bastiamo più, come faremo a risalire, ormai ci prelevano tutto, quel poco che si riesce a guadagnare, viene più che dimezzato dalla stato, con le sue mille tasse e con i suoi ingolfamenti burocratici.
Poi noi piagnucoloni ( o forse chi ci guida, vedi sindacati..), non sappiamo votare o far valere le riforme giuste come quella che Monti vorrebbe.
Lo stato per anni è continuato ad indebitarsi, ma ora che perfino le banche non hanno più denaro, cosa succederà?
Troppo facile continuare a prelevare euro dalle tasche dei cittadini, quanto ne resteranno a nostra disposizione? (figuriamoci poi in questo periodo a non prenderli, altro che Grecia.. saremmo già falliti, con il problema di ripartire, da dove?).
Secondo voi quanto siamo messi male?